«Quando mia figlia, appena diciottenne, annunciò di essere innamorata di un uomo di sessant’anni e di volerlo sposare nonostante i miei avvertimenti, rimasi paralizzato dallo shock. Ma quello che avrei scoperto su di lui superò ogni mia peggiore paura.
Era un pomeriggio sereno. Ero in salotto a sistemare della corrispondenza quando Serena rientrò dal lavoro con un sorriso radioso. Con voce entusiasta mi parlò di Edison, il nuovo fidanzato: “Papà, è gentile, premuroso… con lui mi sento finalmente felice. Vogliamo sposarci.” Nei suoi occhi brillava una speranza cieca, incapace di vedere la voragine che io intravedevo nella differenza d’età e nei rischi nascosti dietro quell’uomo.
Decisi di conoscerlo, sperando di ricredermi. Ma il nostro primo incontro a casa sua cambiò tutto. Dal balcone, senza volerlo, intercettai una conversazione che mi gelò il sangue: Edison parlava di scommesse, truffe e dell’intenzione di usare Serena per ripagare i propri debiti.
La rabbia e il dolore mi travolsero. Tornai a casa deciso a metterla in guardia, ma lei si rifiutò di ascoltarmi: era accecata da un amore che non esisteva. Capì subito che non sarebbe bastato parlarle, dovevo agire.
Con l’aiuto di un amico investigatore iniziai a scavare nel passato di Edison: emersero fallimenti, dipendenze e una lunga scia di donne raggirate. Mi inventai persino un ruolo nel suo stesso mondo di bugie, fingendomi un facoltoso giocatore, per spingerlo a rivelare la sua vera natura.
Il piano funzionò. Durante la festa di fidanzamento, grazie anche alla testimonianza di altre vittime, la verità venne a galla e Edison fu arrestato.
Serena, sconvolta ma finalmente libera dall’inganno, comprese che avevo sempre agito per proteggerla. Le dissi di guardare avanti, di inseguire i suoi sogni e di non permettere mai più a nessuno di approfittarsi di lei.
Quell’esperienza mi ha insegnato quanto sia fondamentale restare vigili e presenti per chi amiamo: l’amore può essere meraviglioso, ma talvolta nasconde trappole pericolose. Oggi mia figlia è e sarà sempre la mia priorità.»**